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L'Ecomuseo

Il legame con le nostre origini è esposto all’interno del nostro ecomuseo. Situato sulla terrazza panoramica con vista sulla pianura, sono presenti i vecchi strumenti utilizzati dai nostri nonni. Con l’ecomuseo vogliamo trasmettere il vero valore della tradizione, al fine di dare linfa al senso di identità dell’azienda agricola; il nostro obiettivo è di continuare a dare importanza a quello che è stato il nostro inizio.

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Accanto al focolare e nei nidi

Ninnava ai piccini la culla,
cuciva ai fratelli le fasce:
non sapeva, madre fanciulla,
come si nasce.

Nei caldi nidi già gli implumi

(Giovanni Pascoli, La figlia maggiore)

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Dell'uva e del vino

- Tu sei mai stata in un vigneto in costa a un colle lungo il mare, nell'ora lenta che la terra dà il suo odore? Un odore rasposo e tenace, tra di fico e di pino? Quando l'uva matura, e l'aria pesa di mosto? O hai mai guardato un melograno, frutto e fiore?
- Si. Ho fatto tutto questo nell'atto in cui carezzavo, ora, la liscia rotondità del mo ventre gravido. Mi sentivo corrisposta dal figlio d'uomo che ne scaturirà. Guardavo il mio ventre - melograno. Frutto e fiore. L'avvertivo come uva matura, quando l'aria pesa di mosto.

(Mauro Comba, dialogando con la Leucò di Cesare Pavese)

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Tra un aratro, e ancora altri strumenti

Nel campo mezzo grigio e mezzo nero
resta un aratro senza buoi, che pare
dimenticato, tra il vapor leggero.

E cadenzato dalla gora viene
lo sciabordare delle lavandare
con tonfi spessi e lunghe cantilene:

Il vento soffia e nevica la frasca,
e tu non torni ancora al tuo paese!
quando partisti, come son rimasta!
come l'aratro in mezzo alla maggese.

(Giovanni Pascoli, Lavandare)